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Photo: Scilla'92 - Revisited |
NON
TUTTO IL MOSTO È VINO
Versi
disadorni, francobolli in chiare custodie.
Menù
che illustrino tutte le sfumature di uno specchio arrugginito
Grazie,
grazie… Racimolati in un fondale di novilunio, o altrove e chissà…
Saranno
o no affari miei… Quanto amai le tagliuzzate parole, le parole d’amore, e d’ira
e d’oro
Parole
a ferro e fuoco - ogni cosa le toccasse
bruciava
come un faro di misteri vivi
Ed
ero Cassandra,ero come Savonarola. Ero
una
giovane giada posata su un piano dell’ontologia, in Spagna su un davanzale di
Ramblas,
nel passare dei villeggianti, i loro orologi a pendolo
agganciati
alle spalle con pesanti spilloni
francesi.
*
Ma
io
domando - un vuoto a rendere - del niente,
Cosmo
innevato che non levi oggi il suo canto abituale -
Perché?
Perché non oggi? - Lo sa lui e il suo bel tempo agli
stracci
da lavare o forse un habitué capitato durante una privata conversazione
a
bisbigliarsi manciate di illazioni… Lui e
il suo garzone fidato –
l’Eterno
Architetto, chi sa se mai si rivelerà per quel che è…
trasformista,
geometra dei peggiori, liceale di ferramenta, dopo pranzo - che osserva le
oche
in cielo tutto il tempo e sbaglia quasi ogni
saldatura.
Vi
fidereste di uno così?
Gli occhi accecati dalle
transumanze, dal guizzo di una trota fra le nuvole,
dalla pena capitale
delle foglie sui carrefour lungo la Rive Goche…
dagli arcolai di aria
e polvere.
Che scrive poesie in
uno scantinato
su un diario si pelle
di daino. E che
magari ha un nome qualunque
Un Tizio, Uno Smith,
un Tal dei Tali che ricorda lontanamente quello di un
amico che avevate da
ragazzi.
Che si fa chiamare
Marcel, e beve solo brandy
da tazzine di limoge
rimediate
*
Eppure
è così elegante il madrigale rotto,
l’endecasillabo
disaccentato.
(un
violino sinto si erge sul pianoro lacustre del tempo)
La
sillaba riunita in silenzio. Parlare silenziosamente - versi piene - travalicano le pietre delle ombre.
E poi in gran parte
inaciditi, perché l’autunno s’è impegnato
in altra guerra, a
denunciare che San Martino non si festeggerà.
Che lo spettacolo, l’anno
precedente,
non è stato poi un granché
PoemScilla ‘83
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