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Festa di San Paolo - Scilla '83 (dedicata a Scilla '92) |
Puntuali
dove rischia la risacca.
Un
sorriso è un dolore meritato, caro, carissimo amico…
Un
ragazzo nel fracasso senza volto arde d’un fervore che duole
agli
schiamazzi degli specchi-infamia fissati lungo le strade, alle croci dei venti.
Ero
con un compagno di facile eternità, collega e come me eremita in questa corsa
vana…
Ci
fa cenno di seguirlo, il giovane. Ha una bianca divisa da marinaio.
Insieme
ci siamo nascosti in una cava di glicini e di cordami derelitti.
Io
e un altro uomo in questa gincana vana, allo scialle avvolto
contro
il sole al capo, e il marinaio, avrà avuto - si e no - sedici’anni,
mi
pare si chiamasse Tommasino. Lì, puntuali ove s’arrischia il ritorno dell'onda.
Con
la mano sfiorai la tolda ventosa, quasi persi i sensi scompagnati inganni per
quel dolore…
Vegliando
il corpo muto della bellezza. Che sempre grande tristezza e gioia
acqua
buia di spazi e notte e nuda allegria corsiera
ardono
ove il primo cielo d’inverno ignora la sua primavera.
Scilla '83
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