venerdì 19 ottobre 2018

Pubblicazione On Line del Numero di Scilla Ottobre 2018 (già affisso in strada)








*Traduzione dal testo in sardo di Savina Dolores Massa:

Ero di vetro quando mi hai trovata magra come una lucertola affamata una stella spenta già al tempo della fata più cattiva mi addormentavo insudiciata dai cattivi pensieri sui vestiti il volto perduto in visioni di lenzuolo bucato mi hai guarita cantando, tu nel mese di Natale per il morto fuggito avevo una pianta spenta nella stanza più bella mi hai parlato di aranci e strade storte di olive, uccelli ladri, di una città nata per un pianto di neve nulla sapevi di me, solo che morivo stanca della vita gli occhi accecati di menzogne e follie per un anno poca cosa sembrano dodici mesi per chi resta su una sedia giorno e notte come uno spaventapasseri nato a giugno.












2 commenti:

  1. Stilettate a non finire, se c'è qualcuno capace di ferire la mia anima, stracciarla in mille sfilacci e poi ricomporla siete voi. Un bacio Elia. Diosa in limba sei ancora più...più... ti amo anima della mia terra.

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  2. Grazie, Francesca. Spero anche nella tua partecipazione per il prossimo mese.
    Probabilmente sarà un manifesto tematico. Sul dolore.
    Scilla '83

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