Piena
di fiori,
Oh le tue gote rubiconde…
Cieli
fissi, Oh nude fatture.
Fiumana
di fiori, di inediti usati. Una Belzebù, come una menade,
(il
grido umano della fanciullaggine) Ombra di calda tarda muraglia - m’affoca,
povera foca…
E
il primo vento è sull’erbe, vedi? Geme la finestrella - io ardo in quel canto.
Valchiria
dell'esistenza, colpevole di grande subumana ventura, facile iattura mi sugge
popolare e mattinale.
Elenaccia
detestabile, m’attardo nell’attesa che pesa, che vaglia –
antica
notte. Vo’ a una faglia di stelle, costante errante - di pioggia in pioggia.
Vo’.
E forse certa di nulla tempesta
Ma
d’ansia, di smania son chiusa festa-testa
Porta
del mondo a cui non bada il furtivo innamoramento
Il
lento girovago mezzogiorno, nel forno la rima casuale,
unita
terra da un cristallino ponte - quanto amai –
sì
fiera,
il guanciale di un
inutilizzato
peccato – mio.
Originale.
*
Della
mia vita unica acerba nozze.
Per
ciò silente ridò fiumi di crescite di frumenti nel canto.
Vivida
di una speranza inquietata. Oh tu - quete rimirano le
iridi
il vecchio bell’andare sotto il giuoco di noia, di foia, (non ho detto Goya,
che c’entra)
La
fretta godere al fine di una brama. Ma il sole non ha mistero, l’ombra il mio dicàstero
Al
mio officio di fidanzata soave, al mio distacco sconosciuto destriero.
Invano
così tonda, così aranciata cado e mi spacco – frutto impaziente,
vacca
latente.
*
Io
vo’. Scevra di luna e di sale.
Il
totem, il maiale aleggiato, sottaciuto. Sottaceto l’occhio destro osa ciò
su
cui il sinistro si posa. Di lucida, nevischiata argilla. La giovane nutrice di
tutti
i cuccioli dell’inferno - Chi son io,
chi sono. Son forse
Proserpina
- amore, semplicemente - e viene inverno.
Dall’interno non è un bell’affare, qui - da dentro - dalle viscere..
Anzi
è un malaffare buio e pirata – un amore e le sue esequie, fanciulletto sbranato
dalle fiere.
Cave
Canem. Il latino? Poco ricordo. Odi et amo. Lupus in fabula. Rosa Rosae
E
nulla in più.
Oh
acqua brillante, Oh brillante amore
di
memorandum. Anonima –
mente
tua.
Scilla ‘83
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