Anche
se non ho capito il perché, e la Domanda
è
un problema dal principio, lo faccio – come respirare,
riposare, come non uccidere
le
formiche, essere fiero di spiaccicare contro il muro una noia di zanzara,
alle
6 circa del mattino – senza luci intorno; sorridente, beato - nel letto
gelato
che bordeggia – chiatta ancorata male che deriva verso il mio presente di singolare
cosa che muore -
e
non Eterni.
*
Metà
ruberia,
metà combustione –
come
dio comanda, come comanda iddio.
Il
mio. In cui non crede a fondo chi lo dice e poco gli è chiaro perché lo dica,
Come
questi detti – metà rapina, metà smania. A misura d’Uomo, Dio è un bambino
senza
ombelico, non si muove foglia che…
eppur
si muove - l’inquisitorio. I conti quadrano nell’etimo.
Cos’è
una Domanda, a che serve una Domanda. Chi può permettersi una Domanda…
Metà
fede, metà sete - male intese. Anche se non ho capito il perché,
anche
se Basho e Ferlinghetti non approverebbero
o,
all’inverso,
si toglierebbero il cappello,
il
mantello e deporrebbero su una stuoia i loro fiumi, la pietra d’inchiostro e
quella d’hashish -
pregherò
rivolto al Grande Poeta fino a spellarmi gli occhi di ogni superflua solennità,
della
mia suadenza che vorrebbe sedurre un giovane
David
di vent’anni e occhi come olive nerissime.
Balbettando
come una lattante “Da Da… da” o forse garantire in un’altra lingua, col tono
più semplice della chiave.
Infondo
anche Snoopy - no? Ricordate?
Il
Grande Bracchetto.
L’avrà poi mai
incontrato
?
Scilla ‘83
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