TO
KILL A MONKINGBIRD
non
ha gusti particolari
segno
distintivo l'orecchio puntuto licantropino. Occhi verdi-
varianti
di pampe, di torbiere, di tundre. ..
non
porta il cilindro del prestigiatore
Almeno
- almeno un asso nella manica del malandato
cappotto
color zafferano.
È
di
bell’aspetto, veste di abiti rimediati.
Non
ha alcuna fretta e ovviamente aspetta
su
una panchina a Central Park o sotto casa fingendo
di
contare le monete per l'autobus - Lui -
che
gli sieda vicino uno sconosciuto desiderio - un corvo o un
profumo
di lavanda -
una
smania, una bramosia di asteroidi,
di
rose...
*
Non
ho fedi, si dedica alla pulizia di stracci vecchi,
sporchi
di vecchie prime notti. Colleziona
biancheria intima usata.
Notti
piegate sotto qualche oscura servanza.
Non
ho un vero e proprio nome - dice.
Anche
volendo
non
lo si può chiamare se non con melensi
vezzeggiativi.
Clandestino in terra propria, straniero
nel
suo letto di secca estate. Sì, è come un
fiume, come una diga
di
impeccabili
castori.
Vive ai piani più alti di un'antica sequoia,
al
centro di un deserto fossile - Lui - il re, il savio, il tempo e la
via.
*
Conosce
alla
perfezione l'alfabeto dell'eternità.
In
inglese quando proprio vuol farsi capire:
“you know what I
mean?”
Ma
come ogni demone conosce quintescene
d'esperanto,
pietre d'angolo di voci arboree,
pastorali,
notturni per chiamare a un guado del pensiero le magiche creature dei colli
ebbri
di
febbri, alla luce dei davanzali
accostati
d'ombra
tenera.
*
L'amore,
l'
amore
- infestato dalle pulci anche
quest'anno
- 3 lucciole nell'occhio sinistro, tre lune,
tre
lupi che guardano al proscenio della notte e maledicono
la
fine di una prodigiosa razzia;
con
un pugno di risate e di pietre, tre lucciole tre lune tre lupi
soffocare
perché la menta di un
cielo
di giugno... di febbre e di
violenza.
*
Ultime
della guerra dei topi e delle rane.
Caffè
Midnight - con un sospiro esasperato.
Lui
- l'archetipo, la coniugazione - verbi al solo infinito.
E
verranno a chiedergli conto
tutti
gli amori che non ha
sconfitto.
ORFEO
in
pensieri
parole opere omissioni
per
esempio che buia, fredda serata
siamo
in luglio due vecchie coperte di lana
sul
letto della piccola zattera - plexiglas
alla
deriva -
credo
verso ovest
*
per
fortuna
ho con me il libro del desiderio
il
frigo si è spento domenica da rifare e
l
orlo alle maniche del pullover.
la
storia di una lacrima. almeno potevano
mettere
un cartello cave canem ma per citarne
un
altro viene dall inferno...
e
non avvisa
mai.
*
così
per lo spavento mi sono voltato indietro
prima
di prendere le scale di
corsa.
PoemGraficScilla’83
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