mercoledì 20 giugno 2018

LAST DAY IN THE SWEATEST HELL









Trinità Scalza - S'83




































    



Ultimo
giorno nel più dolce degli inferni.
Premurosi all’uscita, aspettano - con il sigaro spento,
per salutarmi - a meno ch’io non scelga l’uscita posteriore.
Fra i trabiccoli della spazzatura e un fontanile spento e
un tubo di gomma – serpente involto per le camelie della mattina, quando il sole non brucia
incensi sulle merlature del limite esterno sulle pietre e le lucertole, sofferti ibischi
e castità del pensiero che aleggia su lame di farfalle bianche…
Due abiti vuoti, due guanti di raso preziosi - germogliano
di
primavere antichissime come
suoni e danze
e ritmi da arterie di oricalco e di braci.
E parlano in latino e pregano ch’io non ritorni – torna quando
vuoi, questa è casa tua…
a benedire la loro prole - con una spilla
da balia fra i denti - una
ciascuno.





*





A sud, stando, attento a non calpestare i palmipedoni…
E il bandolo del – eat me – ruggine - sciabole di luce -  la punizioni dei santi
Foglie nuove e morte, e d’erba e di fiore, di ostie porporine – sorci in fuga su lingue recise
da specchi di cesoie. Le giovani anime salve, nel covo di Scilla, per rinsaldare
foglie nuove, le foglie morte, le foglie d’erbe e di fiori.
Verso salmi di erbacce di ossidazioni, di pugnali-nuvole, di rabbia e d’inganni…
Con le luci di campo di una civilissima guerra prima e ultima e seconda.
Lungo una stretta strada volante, fra i sempreverdi allineati della mia anamnesi, ad libitum.
Meet me in the always…





*




Post Scriptum

La felicità è un verme, oh luna di giugno -
nel  cervello, matura giovane - piccola operaia -
mela succosa – mangia, mangia - scava con i
piccoli denti di verme.  Fino all’idea più sottile, fino al colosso di rodi,
linea di grandi amori smantellati…
si fa la sua tana sconfinata, e rispende, risplende –
Oh sì - come una cima di stelle gemelle - e il primo africo è sull’erbe.
E brilla la notte nella notte. E brilla
la notte nella
Notte.





















Scilla ‘83




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