Ho
voglia
di scrivere una bella poesia...
Come
quando era fanciullo et mi molceva
il
cor di sembrare un cantautore - come dicea De Andrè.
Così
seguono,
anzi - seguitano 'l passo mio -
scalzo
compare - diradate ombre di pini
nel
vento, e tali i versi e prima ancora
vocali
ordinate in guardinfanti e astucci di seta,
papiri
souvenir, belle corbellerie - di rosa come si
suole. Che ho di rosa anche 'l guardo, le cuffiette
dell’iPod
prestate da un rosamico: Vendetta - de Roma.
Cara
Nemesi, quando veste in nero e di oro e di terra alla nero-ora luna d'asfalto,
d'asta,
d'assalto.
*
Non
si ode. Nulla si ode. Nel pineto -
Collartu,
seconda e terza estate - che il vento; spigola i sigilli
e
i bei capelli all'aere infusi - e pare il grande
mare - Oh Jeanne Dark,
in
un fossile di bagnasciuga
in
fiamme.
Scilla ‘83
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