Dal
"quasiognicosa" a venti
gradi
sottozero Benvenuti al
grande
tempio della Città di Ur, amici rincarati
e
a voi, i reiterati. E voialtri noialtri sconosciuti eredi di paternali
rancoricidi:
è
l ora del rancio e la morte non fa paura a nessuno,
tessuto
su tessuto ho ordito questo Vero.
Perché
solo il pensiero non trasudi di peccati e accanimenti
bisogna
anche il saper morire. La moda del viver
e
di già passata da un trentennio.
Ora
si -
con
grazia che la verità è vera per davvero,
che
gli aruspici e il gioco degli oracoli ne san di più di bugiardini e
rotocalchi.
C'è chi legge il passato nel vento e il futuro
io
ad esempio - l'invento. E che spesso il cane morde dopo avere abbaiato,
carta
canta, mezzo medio in meno di un amico di
bevute.
*
Ora
mi è concessa un'era di incessante nudità -
a
dirlo in parola più povera, sarebbe la più sontuosa poesia
e
invece la Povera Elia è così seducente e sbandata,
questa
donnina di versi. .. altrove è uomo sovente,
che
deve lasciare l'ultima strofa in pieno acquazzone
per
testimoniare la propria presenza E
garantire una qualsiasi
conferma di
genere.
Scilla'83
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