domenica 1 luglio 2018

Ultim'ora - Io Es Superio -

























Meno
male: settenari e distici, tastiere di oggi
velieri di ieri... amori disarmati, viole, viole
violenza e flauti e violini e stilografiche, plettri...
pirati perduti - sonni dissolti nel motore del Nero....
più nero del feto valore che si estenda
al caso.  Casomai? Saltare il canale di irrigazione
della coscienza. Et voilà.




*



Un
foro di rose dolose dolore
edulcorarsi in tristezze di San Lorenzo...
in gola, negli occhi magnolie fiorite, i miei inguini... Invece
una balalaika di vertebre,
un dirupo di ginestre idealizzato - se no se no se no.
Una Clarissa mezzo secca lungo la bocca d'avorio?
mio figlio il mio igloo. .. avorio del pensiero. Mai chiesta
a una natività di spazi.  A cui non crede
il bemolle che insegue un blues lungo un campo di segala ma si inginocchia
davanti a un poster di Maddy Waters
e finge di pregare Sognando
California.



*



Sarei un cobra.  Un crollo di nodi serrato
in una basilica rovesciata sul suo timpano
e nemmeno il verso della tigre sussurrato a un orecchio avrebbe
sciolto il mio fragore di cicale - mezza estate a sera ora o
mai...




*



Il
tempo che dice io sono i tuoi tempi.
L’io che racconta all’es le bugie del superio.
dio? non parliamo forse tutti la stessa lingua...
Ma ci piace portarci a casa le ossa da rosicchiare in solitudine.
Sed  hic et nunc et semper - signora disciplina,   
Monsieur le professeur –  io, ego...
attesto - anzi provo - che ho 
vissuto.










PoemGraficScilla'83











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