Meno
male: settenari e distici, tastiere di oggi
velieri di ieri... amori disarmati, viole, viole
violenza e flauti e violini e stilografiche, plettri...
pirati perduti - sonni dissolti nel motore del Nero....
più nero del feto valore che si estenda
al caso. Casomai?
Saltare il canale di irrigazione
della coscienza. Et voilà.
*
Un
foro di rose dolose dolore
edulcorarsi in tristezze di San Lorenzo...
in gola, negli occhi magnolie fiorite, i miei inguini...
Invece
una balalaika di vertebre,
un dirupo di ginestre idealizzato - se no se no se no.
Una Clarissa mezzo secca lungo la bocca d'avorio?
mio figlio il mio igloo. .. avorio del pensiero. Mai
chiesta
a una natività di spazi.
A cui non crede
il bemolle che insegue un blues lungo un campo di segala
ma si inginocchia
davanti a un poster di Maddy Waters
e finge di pregare Sognando
California.
*
Sarei un cobra. Un
crollo di nodi serrato
in una basilica rovesciata sul suo timpano
e nemmeno il verso della tigre sussurrato a un orecchio
avrebbe
sciolto il mio fragore di cicale - mezza estate a sera
ora o
mai...
*
Il
tempo che dice io sono i tuoi tempi.
L’io che racconta all’es le bugie del superio.
dio? non parliamo forse tutti la stessa lingua...
Ma ci piace portarci a casa le ossa da rosicchiare in
solitudine.
Sed hic et nunc et semper - signora disciplina,
Monsieur le professeur – io, ego...
attesto - anzi provo - che
ho
vissuto.
PoemGraficScilla'83
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