lunedì 28 maggio 2018

Illegibile . Scilla '83



Casanova - Scilla '83

























Furto A Schema Libero


*





Restare invescati, Le unghie laccate, le parole laccate
Margot - Fujiko, saltimbanco o amante... Poeta o brigantessa...

Volte di aprile -  nubi centellinate, Scivolando
sopra i tetti in cerca del vello d’oro, a mia maniera,

del frutto, della mia’ugola in una sala di polveri – di voci allucinate – ugola
d’oro – dicevano - carati cantano – anche il mio teatro di checca disillusa...
di un amore ironicamente amato...
occhi di gatto... Sarà per questo che rubo? Perché
Tre Ursule m hanno rubato il canto? Tre misereri stonati

su tre altari di vento fermo Si ma io non sono Ariel. Sono rapina
Io sono furto... io sono  razzia...



*



Ora - Abito di seta la notte - ah, sia immensa come
il più striminzito dei granuli di diamante - questa boriosa
stagione di cicalaie ove si corica su una stuoia di spine il mostro giapponese piu

simile al Minotauro - della ragione -
Mi faccio chiamare Fujiko, indosso una parrucca rossa... rapina furto razzia...
Di notte io trovo l’eldorado e trovo musei da depredare e trovo Itaca e l inferno
Che importa un diesis dorato... quanto vale la passerella di un’Ofelia...
paragonata a ai bassifondi della città utopica, Tokyo...
O l inferno. ..



*



Sponda di un biliardo che rimpalla ai
primi margini d’estate. Per vedere gli occhi di ogni
amante riassunti in due soli. La notte, la notte... E la
poesia scassinare la balla di ogni limite, l’abilità
di un vecchio Arsenio a forzare i caveau, mentre gli altri
di sopra bevono champagne, al gran ballo  della Primavera, e non sospettano nemmeno una rima. ..









Scilla ‘83








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