venerdì 1 giugno 2018

Intraducibile



Festa di San Paolo - Scilla '83 (dedicata a Scilla '92)































Puntuali dove rischia la risacca.
Un sorriso è un dolore meritato, caro, carissimo amico…
Un ragazzo nel fracasso senza volto arde d’un fervore che duole
agli schiamazzi degli specchi-infamia fissati lungo le strade, alle croci dei venti.
Ero con un compagno di facile eternità, collega e come me eremita in questa corsa vana…
Ci fa cenno di seguirlo, il giovane. Ha una bianca divisa da marinaio.
Insieme ci siamo nascosti in una cava di glicini e di cordami derelitti.


Io e un altro uomo in questa gincana vana, allo scialle avvolto
contro il sole al capo, e il marinaio, avrà avuto - si e no - sedici’anni,
mi pare si chiamasse Tommasino. Lì, puntuali ove s’arrischia il ritorno dell'onda.
Con la mano sfiorai la tolda ventosa, quasi persi i sensi scompagnati inganni per quel dolore…
Vegliando il corpo muto della bellezza. Che sempre grande tristezza e gioia
acqua buia di spazi e notte e nuda allegria corsiera
ardono ove il primo cielo d’inverno ignora la sua primavera.

Scilla '83

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